Codice anagrafe nazionale ricerche: 58240
Denominazione: Istituto di Ricerche Economiche e Sociali dell'Emilia-Romagna

CF: 92032080373
Codice iscrizione provvisorio anagrafe: 58240

Data codice iscrizione anagrafe: 11/01/2007
Sede legale Via Marconi 69
Regione Emilia-Romagna
Provincia BO
CAP 40122
Comune Bologna

Fax: 051-294804
Natura giuridica: Altri Enti
Attività: ISTAT: 73200
Descrizione:
Attività Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze sociali e umanistiche

Research Area: Welfare and labour
Year: 2012
Type of Publication: Technical Report
Keywords: Donne, Bologna,
Authors: Daniela Freddi; Florinda Rinaldini
Address: Bologna Institution: Ires Emilia-Romagna
Type of Publication: Materiali Ires
Awards:
Il video “Voci e vite di donne a Bologna. Le donne e il lavoro ai tempi della crisi. Marzo 2012” è stato curato dalle Donne CGIL di Bologna e realizzato da Lorenza Maluccelli (SNOQ/Unite, diverse, libere), Florinda Rinaldini (Ires Emilia-Romagna), Milena Schiavina (Sportello Donne CGIL Bologna).
Abstract:
Da alcuni anni a questa parte la crisi finanziaria ed economica ha inciso in modo molto profondo sul tessuto produttivo bolognese. Il settore manifatturiero è stato fortemente ridimensionato, particolarmente il tessile-abbigliamento, con perdita di migliaia di posti di lavoro, molti dei quali erano occupati da donne. La lettura dei dati della crisi evidenzia in modo sempre insufficiente una lettura sessuata non solo dell'occupazione, ma soprattutto della disoccupazione e della perdita del lavoro, e non vengono evidenziati i percorsi e i processi che conducono a ciò, né le condizioni che possano portare ad una ripresa occupazionale delle donne, legata anche alla qualità del lavoro, e alla contrattazione di questi processi. Con questo lavoro chiesto a IRES-CGIL dalla CdLM di Bologna è intenzione approfondire l'analisi di quanto, ma anche di come, la crisi economica ha avuto ripercussioni sull'occupazione delle donne, ponendo contemporaneamente la necessità che tutti i processi che la CGIL affronta debbano avere una lettura differenziata per genere. Questo è il primo passo per continuare in questa direzione.