Area tematica: Welfare e lavoro
Anno: 2013
Tipo di pubblicazione: Materiali Ires ER
Parola chiave: terziario
Autori: Davide Dazzi; Carlo Fontani; Daniela Freddi
Indirizzo: Bologna Istituzione: Ires Emilia-Romagna
Abstract:
In una regione a cui da sempre viene riconosciuta una forte vocazione industriale, alle attività riconducibili alla categoria del terziario è sempre stato attribuito un ruolo secondario o comunque subalterno, anche in una logica di ricerca. Dentro uno tessuto produttivo sempre più intrecciato dove le dinamiche industriali incontrano sempre più frequentemente le evoluzioni dei servizi, l’Osservatorio del Terziario promosso dalla Filcams Cgil dell’Emilia-Romagna e realizzato dall’Ires Emilia-Romagna si propone come strumento di osservazione e monitoraggio di un insieme di attività economiche sempre più strategiche ed in rapida trasformazione, anche al cospetto della crisi, nel panorama provinciale e regionale. Proprio per la sua articolata composizione, qualsiasi ricognizione del terziario necessita di un ricorso a diverse fonti informative e statistiche al fine di ricomporre un tessuto economico, imprenditoriale e lavorativo alquanto variegato al suo interno. La massima disarticolazione possibile del potenziale informativo, inoltre, risponde all’esigenza di scomporre il settore del terziario e ricomporlo secondo il terreno di rappresentanza sindacale cercando di stabilire un rapporto diretto tra l’area di azione della Filcams come categoria sindacale ed i settori economici a questa direttamente riconducibili. Proprio per la mancanza di aderenza tra le categorie statistiche e le categorie sindacali, lo strumento dell’Osservatorio adotta un metodo di illustrazione a dettaglio crescente partendo da definizioni “larghe” del terziario per assumerne sempre di più “stringenti” e “aderenti” ai confini sindacali. La panoramica dei perimetri economici “larghi” del terziario risulta di primaria importanza per due ordini di motivi. In primo luogo, alcune informazioni sono disponibili solo a livello aggregato ed una loro esclusione a priori produrrebbe un indebolimento della portata informativa del rapporto. In secondo luogo, le dinamiche che attraversano i confini sindacali non rappresentano una realtà economica svincolata da quanto accade nel resto del sistema economico ma ne rappresentano, piuttosto, una espressione condividendo cause ed effetti delle trasformazioni del tessuto produttivo.